Il Presidente del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, Giorgio Piazza, ha effettuato ieri 25 febbraio una visita tecnica ai lavori attualmente in corso di esecuzione nel comprensorio, accompagnato dal Direttore Generale ing. Sergio Grego e dal Direttore Tecnico ing. Giulio Pianon.

Il tour è partito da Concordia Sagittaria, dove si sta realizzando il collettore Paludetto Medio , parte di un più complessivo progetto di adeguamento della rete di deflusso delle acque di pioggia nel comune di Portogruaro, in particolare a beneficio delle aree poste a nord di Viale Trieste e nell’area di Via Sardegna fino alla chiesa della Beata Maria Vergine, e nel comune di Concordia Sagittaria, nelle aree del Paludetto intorno a Via Oberdan, per un importo complessivo di € 500.000 finanziati dalla Regione.

A Portogruaro si sta inoltre realizzando un altro intervento, accessorio al precedente, da 160.000 Euro con delle chiaviche di sbarramento a monte della ferrovia VE-TS.

Ci si è quindi recati in sopralluogo al 2° lotto dei lavori di adeguamento funzionale delle opere idrauliche a servizio delle aree urbane dei bacini Bandoquerelle - Palu' Grande, in comune di Concordia Sagittaria.

Si tratta di un progetto di 3 milioni di Euro, messi a disposizione dalla Regione, con cui si è prima realizzato il potenziamento dell'impianto idrovoro Palù Grande, aumentandone la portata fino a 10 mila litri al secondo, e ora si stanno ultimando i lavori del secondo lotto che prevedevano lo scavo di un nuovo canale deviatore e il risezionamento del canale “Fosson”, con una serie di manufatti idraulici connessi, a sud del centro urbano di Concordia Sagittaria.

Questo intervento mira a migliorare considerevolmente le condizioni di sicurezza idraulica del centro urbano di Concordia Sagittaria, in particolare quelle aree di bonifica idraulico-agraria della periferia che, tra gli anni ’50 e ’80 del secolo scorso, furono intensamente urbanizzate senza che fossero tenuti nella dovuta considerazione gli aspetti idraulici connessi a quel tipo di trasformazione territoriale.

I vertici del Consorzio si sono quindi diretti in Comune di San Michele al Tagliamento, per la precisione in località I Bacino, ove sono in corso di ultimazione le opere di potenziamento dell'omonimo impianto idrovoro, la cui portata è stata elevata da 3000 a 8000 litri al secondo, per un importo di 1.250.000 Euro, cofinanziati dalla Regione e dal Comune di San Michele.

Si tratta del primo stralcio di un più generale intervento che intende conseguire un miglioramento della funzionalità idraulica dei bacini di bonifica entro i quali sono racchiusi il centro urbano del Comune e le sue frazioni, ossia in tutta la parte del comprensorio del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale compresa sostanzialmente tra il fiume Tagliamento ed il canale Taglio e che a fronte di intensi eventi meteorici sempre più frequenti si trovano spesso in condizioni di criticità.

Sempre in comune di San Michele al Tagliamento, è stata la volta del cantiere per la messa in sicurezza della S.P. 42, in adiacenza del canale consorziale Fanotti, intervento idraulicamente connesso con il precedente e che prevede, in prima battuta, l'adeguamento di due ponticelli e, successivamente, la ricostruzione e rivestimento della scarpata sul canale, per un importo complessivo di 300.000 Euro finanziati da Città Metropolitana e Regione.

Ci si è quindi spostati a S. Stino di Livenza ove si sta realizzando una postazione idrovora da 1000 litri al secondo sul canale Fosson Esterno, 1° stralcio dei lavori per il miglioramento della funzionalità idraulica del bacino Fosson nel comune di San Stino di Livenza, nell'area compresa tra l'autostrada Venezia-Trieste ed i canali Malgher e Fosson Esterno, di cui è stato appena approvato il progetto esecutivo per il 2° stralcio che prevede la realizzazione di una condotta di gronda e di un argine in destra del canale, per un importo complessivo di progetto di € 300.000 cofinanziati da Regione, Città Metropolitana e Comune di San Stino.

La conclusione della visita è stata nel comune di Torre di Mosto, dove sono in corso di esecuzione alcuni interventi, nell'ambito dell'accordo di programma fra Consorzio di bonifica, Regione Veneto e Comuni interessati per interventi di carattere straordinario sulla maglia idraulica territoriale di competenza privata, per la deviazione delle portate di piena dal centro cittadino mediante la realizzazione di manufatti idraulici per un importo complessivo di € 415.000, provenienti da Regione e Comune di Torre di Mosto..

Successivamente poi è stata la volta del cantiere della pista ciclopedonale Torre di Mosto – Staffolo realizzata sul canale irriguo Stretti Nord dopo averlo ridotto in condotta, opera del costo di € 655.000 provenienti dal bilancio comunale.

Sempre nel territorio comunale di Torre di Mosto, grazie ad un accordo di programma fra Federazione Italiana Pesca Sportiva, Consorzio e Comune di Torre di Mosto, con il contributo finanziario della Regione Veneto è stato messo in sicurezza il campo di gara nel tratto compreso fra le idrovore di Staffolo e Boccafossa con una spesa di € 244.000, derivanti da un finanziamento della Regione.

Per il Presidente Piazza "6,8 milioni di Euro di lavori sul territorio sono una cifra importante, ma che paradossalmente dà la misura dell'enormità delle risorse che sono necessarie per soddisfare i bisogni del Veneto Orientale. Diventa quindi fondamentale la cooperazione e la capacità di fare squadra fra tutte le realtà istituzionali. Non è un caso che i fondi che stiamo impiegando sul territorio per la realizzazione di opere, oltre che dalla Regione e dallo Stato, provengano anche da accordi stipulati con i Comuni, la città Metropolitana, LTA. Non appena il Ministero darà il via libera, potremo partire con l'appalto di 13,5 milioni di Euro di lavori del Piano Irriguo Nazionale, con fondi statali, in questi giorni stiamo esperendo le prime gare per gli interventi in bacino del Cavallino, finanziati da Stato e Regione, che complessivamente ammontano a quasi 9 milioni di Euro. Vanno comunque anche citati i lavori per le opere di mitigazione della terza corsia della A4, realizzate direttamente da Autovie Venete, per un importo che supera i 10 milioni di Euro.

Sono comunque fermamente convinto che sia necessario fare sistema a livello di macroarea per poter ambire ai finanziamenti europei, gli unici dell'entità necessaria per poter provvedere in modo sistematico alla salvaguardia del nostro territorio. L'accesso ai fondi dell'Unione Europea ci impone inoltre un cambiamento di paradigma nella progettazione degli interventi sul territorio, che dovrà essere sempre più centrata sulla sostenibilità ambientale, tema su cui mi batto da oltre vent'anni, e che nel Veneto Orientale, a mio avviso, significa lotta all'impoverimento dei suoli, difesa della biodiversità e tutela della peculiarità paesaggistica del territorio della bonifica. Argomenti che intendiamo sviluppare in tutti i tavoli tecnici dell'edizione 2019 del Festival della bonifica dal 16 al 19 maggio prossimi".

La sintesi della visita è visualizzabile sulla pagina Facebook del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale.