Con una determina del Direttore Generale di ieri 17 marzo, il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale ha definito le modalità di accesso al telelavoro del personale degli uffici, conseguentemente all'emergenza sanitaria da COVID-19.

Già da una decina di giorni il Consorzio aveva sospeso il ricevimento del pubblico e dalla scorsa settimana aveva ritenuto di autorizzare i primi dipendenti a lavorare da casa, ma da lunedì, verificata la disponibilità delle dotazioni necessarie per accedere da remoto al sistema informatico interno, e per mantenere il necessario livello di produttività, è iniziato il progressivo trasferimento al telelavoro della maggior parte degli impiegati, in modo che i dipendenti con mansioni che necessitano la presenza fisica negli uffici, possano continuare a lavorare in condizioni di sicurezza.

Il personale addetto alla manutenzione dell'enorme rete di opere di bonifica costituita da 90 impianti idrovori, 2.000 chilometri di canali, 500 chilometri di argini, 120 chilometri di strade, e oltre 3000 manufatti idraulici minori, di vitale importanza per il Veneto Orientale, sia per la salvaguardia idraulica che per la distribuzione delle acque ad uso irriguo, continuano a svolgere regolarmente il proprio lavoro, con modalità espressamente dirette a salvaguardarne la salute.

Naturalmente rimane garantito il servizio delle squadre di reperibilità per gli interventi d'urgenza nel caso di emergenze idrauliche.

Per il Presidente Piazza "pur in un'evenienza che, ovviamente, nessuno si sarebbe mai augurato, si tratta di un importante banco di prova per un utilizzo massiccio e diffuso delle tecnologie telematiche, che in futuro potrebbe portare ad una razionalizzazione delle risorse e a una nuova visione del lavoro, di cui si gioveranno sicuramente sia i lavoratori che l'ambiente".