Il Consorzio esplica le funzioni ed i compiti che gli sono attribuiti dalle leggi statali e regionali, con particolare riferimento alla bonifica ed all’ irrigazione, alla difesa del suolo e dell’ambiente, alla tutela della qualità delle acque ed alla gestione dei corpi idrici nonché alla protezione civile.

I sistemi idraulici di bonifica sopra definiti, con i loro affluenti secondari, delimitano 56 bacini di scolo autonomi, per una superficie complessiva di 113.250 ettari. A questi si aggiungono 9.586 ettari di territori fuori comprensorio scolanti nella rete idraulica dei bacini di bonifica consorziali. Il sistema delle opere idrauliche fa sostanzialmente riferimento alla rete di canali che si sviluppa per complessivi 1.653 km, di cui 1.025 km (62%.) sono rappresentati da collettori di scolo, mentre i restanti 628 km (38%) comprendono la rete idraulica a funzione mista, scolo e irrigazione. Per più di metà del territorio comprensoriale, lo scolo delle acque è assicurato dall’azione degli impianti idrovori consorziali. Nel complesso sono attive 81 stazioni di sollevamento dotate di una portata complessiva pari a circa 462 m3/sec, assicurata da una potenza installata di circa 29.311 Kw, a fronte della quale il consumo medio è di 11.400.000 KWh/anno.

In dettaglio per il 2018 si prevede, oltre all’esercizio e all’ordinaria manutenzione degli impianti e della rete sopracitata, consistente nelle attività di fresature delle sponde dei canali e degli argini, nel taglio delle erbe di fondo dei canali con benna falciante e/o barra falciante per un costo previsto 10.000.000,00 €, l’esecuzione di un esteso piano di interventi di riescavo per almeno 60 km di canali. Particolare impegno sarà dedicato alle zone superiori a scolo naturale di nuova contribuenza nei Comuni di Pramaggiore, Cinto Caomaggiore, Fossalta di Portogruaro, Teglio Veneto e Guaro in estensione degli interventi a finanziamento pubblico sui Saviedi e sullo Scolo Codis.

Importante incremento sarà dedicato all’attività di ripresa delle frane di scarpata, sia con impresa esterna, sia con escavatori consorziali ed acquisto di pali e pietrame per una estesa di almeno 4 km. Sempre su questo aspetto il Consorzio interverrà con accordo di programma con FIPSAS, beneficiaria di finanziamento regionale per la messa in sicurezza del campo di gara sul canale Brian sui tratti tra le idrovore Staffolo e Boccafossa, per il ripristino della banchina e della scarpata destra per 2000 m circa. Tra i lavori eseguiti in accordo e in collaborazione con i Comuni nel settore della sicurezza idraulica saranno eseguiti i lavori riguardanti il canale Paludetto a Concordia, il canale dei Sigari a Portogruaro e la messa in sicurezza della zona in destra Fosson a S. Stino di Livenza.

Nel 2018 entreranno in funzione i macchinari di potenziamento idrovoro di Palù Grande (bacino Bandoquerelle) per 7,5 m³/s, di Valle Tagli (bacino Ongaro Inferiore e collegati) per 12 m³/s e del Bacino San Giorgio (Primo bacino di S. Michele) per 5 m³/s, mentre saranno realizzate le nuove postazioni idrovore al servizio della zona di Traghetto Vecchio e Treporti. Si conta anche di portar avanti con il Comune di S. Michele l’installazione di un’ulteriore elettropompa sommersa (Q=1,5 m³/s) al Bacino di Bibione (Sesto bacino).

Nei confronti della rete irrigua prevede un ulteriore potenziamento della manutenzione preventiva con estensione a tutto l’anno degli interventi, sia con affidamenti a terzi, sia con un maggior impegno di mezzi d’opera e di personale consorziale. Data la vetustà della rete e il prolungamento del periodo di esercizio irriguo sarà necessario comunque procedere sempre più ad interventi manutentori e di pronto intervento anche durante tale periodo.

A tal proposito, nell’anno 2018 si darà avvio, ai sensi della Deliberazione della Giunta Regionale n° 962 del 22/06/2016, in coordinamento con gli altri Consorzi di bonifica del Veneto, agli studi ed ai rilievi necessari al rinnovo massivo delle concessioni per derivazioni ad uso irriguo nel rispetto della disciplina concernente gli obblighi e le disposizioni per la quantificazione dei volumi idrici, come riportata nel Decreto MIPAAF 31 luglio 2015

 

Con il 2018 sono in arrivo i decreti di finanziamento per i primi due progetti del Cavallino per lo scarico dei deflussi ordinari al di fuori della laguna per € 2.562.657,58 e per il trasporto di acque dolci dal bacino Ca’ Gamba alla rete del Cavallino per € 2.978.171,00. Si confida nel finanziamento dei due progetti nel bacino Brian, Ristrutturazione in condotta ed interconnessione degli adduttori irrigui ad alveo disperdente ai fini del risparmio idrico ed energetico e del miglioramento funzionale e della qualità delle acque distribuite per € 8.000.000,00 e di Adeguamento dei canali perimetrali esterni dei bacini a sollevamento idrovoro S. Osvaldo e Lison e loro collegamento irriguo in condotta ai fini della condivisione della risorsa idrica in concessione per € 5.100.000,00.

Tra le opere di collegamento idraulico tra bacini, oltre al perfezionamento del progetto “Collegamento del bacino Bella Madonna al bacino Ongaro Superiore sottopassante il canale Brian a Staffolo” di € 1.800.000,00 si svilupperà la progettazione definitiva dei Collegamenti all’impianto idrovoro 1° Bacino in corso di potenziamento di aree ora tributarie per cadente naturale del canale Taglio, al riguardo si conta di effettuare un primo intervento con sottopassante del canale Fanotti utilizzando i ribassi d’asta del potenziamento stesso.

Per queste fondamentali linee guida di condivisone della risorsa in concessione e di collegamento idraulico di bacini e sottobacini, il Consorzio conta di avviare i relativi Studi di Fattibilità per l’indispensabile supporto tecnico alla predisposizione del Piano Generale di Bonifica obiettivo del biennio 2018-2019.

 

A riguardo invece delle opere di competenza privata, con la deliberazione della Giunta Regionale n. 1767 del 29 settembre, limitatamente ai comuni con meno di 20.000 abitanti, è stata finanziata la realizzazione dei lavori finalizzati ad una migliore gestione del territorio regionale al fine di favorire l’invaso delle acque nella rete idraulica minore. Inoltre, la Città Metropolitana di Venezia nel 2015 e nel 2017, con due bandi consecutivi, ha indetto la formazione di graduatorie di priorità per cofinanziare interventi idraulici di manutenzione sulla rete minore, in particolar modo, nei tratti a ridosso di pertinenze viarie della stessa Città Metropolitana. In riferimento alle risorse messe a disposizione con la deliberazione della Giunta Regionale e della Città Metropolitana di Venezia, oltre all’attività ordinaria, si darà continuità ai lavori di manutenzione di capifosso privati iniziati nel 2017 e ricadenti nei comuni di Fossalta di Portogruaro, Cinto Caomaggiore, Chiarano, Concordia, Gruaro, Fossalta di Piave, Musile di Piave, Gorgo al Monticano, Noventa di Piave, Torre di Mosto e San Michele al Tagliamento. La spesa complessiva relativa a questi interventi sopra descritti viene quindi valutata in € 483.161,00.

Nel corso del 2018 saranno inoltre condotte, da parte del Consorzio e in collaborazione con altri soggetti, specifiche iniziative in applicazione della Direttiva Comunitaria 2000/60/CEE, volte all’attivazione dei Contratti di Fiume e di Laguna. In particolare in merito al canale Brian sarà ripresa l’attività di confronto con i soggetti interessati avviata in anni precedenti, mentre per la Laguna di Caorle è in fase di sottoscrizione un accordo operativo con la Regione Veneto. Infine, nel corso dell’anno 2018, il Consorzio proseguirà le attività avviate nell’ambito della redazione del Piani Comunali delle Acque nei Comuni per i quali è già stata chiusa la prima fase operativa come San Michele al Tagliamento (in chiusura), Cinto Caomaggiore, Teglio Veneto e Annone Veneto. In aggiunta è previsto l’avvio ex novo delle attività nel Comune di Chiarano e Cessalto in collaborazione con il Consorzio Piave, mentre resta di possibile avvio il Piano delle Acque nel Comune di Cavallino Treporti. Prosegue infine l’affiancamento tecnico per i Comuni di Jesolo, Santo Stino di Livenza, Motta di Livenza e Oderzo, che hanno inteso affidare il lavoro direttamente ad un professionista.

A questa programmazione dei lavori per il 2018 si sommano le attività ordinaria dell’Ente tra cui l’evasione di richieste di autorizzazioni, concessioni, pareri per le trasformazioni urbanistiche e agrarie e di valutazioni di compatibilità idraulica pari a circa 700 istanze all’anno.

Oltre le varie attività ordinarie e straordinarie inerenti i compiti specifici affidati dalla legge e sopra riassunte, il Consorzio è attivo come partner in diversi progetti di cooperazione e collaborazione europea volti a fornire servizi al territorio di valorizzazione delle tipicità locali rappresentanti un elemento decisivo per lo sviluppo endogeno dei sistemi territoriali, in considerazione delle importanti ricadute economiche, sociali e turistiche che esso può produrre. Attraverso la valorizzazione delle qualità delle terre di bonifica, infatti, la funzione meramente produttiva delle attività insediate in queste aree viene integrata da nuove e diverse funzioni, tra cui la tutela dell’ambiente e del territorio, la conservazione della cultura storica e delle tradizioni rurali, creando spazi e luoghi interessati da nuove dinamiche di tipo economico e sociale.

Per questi motivi il Consorzio nel 2018 con il progetto W@TERITAGE siglato con il Dipartimento di Scienze Storiche dell’Università di Padova con l’obiettivo di continuare l’attività già avviata nel 2017 di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dei Consorzi di Bonifica Veneti attraverso Innovation Management Platform. Inoltre, sempre nell’interesse di valorizzare il patrimonio storico del consorzio, si darà avvio nel 2018 ad un Workshop, sempre in collaborazione con Unipd, con lo scopo di studiare eventuali possibilità di rinnovo e rivalutazione della sede consorziale di San Donà di Piave, simbolo regionale della bonifica.

Inoltre, nell’ottica di uno sviluppo e potenziamento dei sistemi territoriali il Consorzio è partner del progetto Interreg WetNet. Il progetto mira a garantire un maggiore coordinamento tra i diversi livelli di pianificazione territoriale e le autorità responsabili per la loro gestione, limitando nel contempo i conflitti tra problemi di conservazione e attività economiche. Definendo le priorità comuni per la conservazione delle zone umide del Mediterraneo, WetNet costruisce una strategia territoriale comune per la loro gestione integrata. Un’ulteriore attività con intenti di ottimizzare la gestione territoriale del comprensorio inerente in maniera specifica le zone a ridosso del confine con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Consorzio sta affinando un progetto di cooperazione con il Genio Civile di Venezia.

Ancora, il Consorzio è parte del Gruppo Operativo afferente al progetto Territori Bio, in seguito alla costituzione dell’Associazione del Biodistretto della produzione e della comunità del biologico delle Venezia centro-orientale. Il Biodistretto propone un’innovazione/modello: approccio multisettoriale legato ai problemi delle aziende biologiche del territorio. Il Biodistretto diventa uno strumento di supporto per risolvere i problemi, un organo di coordinamento che mette insieme le aziende, il consumo locale, l’assistenza tecnica, il supporto amministrativo, la creazione di una rete di vendita e commercializzazione (filiera corta) e rete di imprese per la promozione, il consumo (approccio multisettoriale) ed i servizi turistici.

Tra i diversi impegni il Consorzio di Bonifica è chiamato a collaborare alle attività di supporto alla gestione del sistema MOSE, infrastruttura considerata di carattere strategico per la laguna Veneta.

In particolare, essendo prossime alla conclusione le operazioni di realizzazione delle opere di difesa dalle alte maree, si apre ora la delicata fase di gestione, per la quale si stanno definendo protocolli operativi e collaborazioni tra Enti. A questo scopo il Provveditorato Interregionale per le opere pubbliche, attraverso il Servizio Informativo e la Sala Operativa del Sistema MOSE, sta organizzando un sistema di raccolta e consultazione di dati in tempo reale, per migliorare i propri sistemi di supporto alle decisioni e per garantire comunicazioni e servizi anche in condizioni di emergenza. Per questo motivo saranno sfruttati i dati acquisiti dai sistemi di telemisura che da decenni fanno parte della rete di controllo del Consorzio di Bonifica, con il duplice scopo di misurare le oscillazioni di marea e di sviluppare modelli previsionali che tengano conto anche delle portate immesse nella Laguna attraverso fiumi e impianti idrovori. La collaborazione si attuerà con una semplice condivisione di dati in tempo reale, appoggiata non solo sulle reti informatiche più moderne ma anche – per poter gestire eventuali emergenze – sui ponti radio che già da decenni il Consorzio utilizza per monitorare e telecontrollare il funzionamento degli impianti.

Il Consorzio di Bonifica manterrà anche nel 2018 uno sguardo rivolto a collaborazioni internazionali che tengono conto degli aspetti più disparati della gestione dei territori presenti dentro e fuori il Continente Europeo che abbiamo simili esigenze e conformità a quelle del Veneto Orientale. Tra queste si mantiene viva il partenariato con DeltaMed. Dal marzo 2002, si è consolidata una rete tra i Delta dei fiumi del bacino mediterraneo denominata DeltaMed, con lo scopo di scambiare esperienze e conoscenze sui problemi del territorio e sull'agricoltura sostenibile. Inoltre nel 2018 continua e si affrancherà la collaborazione instaurata tramite l’Università di Padova con l’Agenzia Marocchina del Bacino Idraulico del Guir Ziz Rheris con sede nella città di Errachidia, nella parte centro-occidentale del paese. Con questo Ente che esplica compiti simili a quelli del Consorzio di Bonifica e con la partecipazione dell’Ateno, si avvieranno studi specifici per una gestione efficace della risorsa idrica al fine di mettere a cultura una superficie di circa 50.000 ettari.

Infine, il 2018 vedrà prendere vita il percorso dell’iniziativa “Terre Evolute” Festival delle Terre di Bonifica: una serie di eventi ed iniziative a scala nazionale, volte a valorizzare ed esaltare le caratteristiche peculiari dei territori di bonifica. Verrà organizzata una manifestazione le cui attività si tradurranno in eventi svolti nei luoghi del Comprensorio di Bonifica del Veneto Orientale, distribuiti su un periodo di cinque anni per concludersi nella commemorazione del centenario del “Il Congresso delle Bonifiche” tenutosi il 23-25 marzo 1922 nella città di San Donà di Piave.