Con un recente decreto del Presidente del Consiglio sono stati messi a disposizione delle regioni i fondi stanziati dall'ultima legge di bilancio, 800 milioni di Euro per il 2019 e 900 ciascuno per il 2020 e 2021, che andranno a finanziare interventi legati ai principali eventi meteorologici, individuati dalla Protezione Civile, che hanno determinato l’attivazione dello stato di emergenza.

Di conseguenza, oggi il Presidente del Consorzio di Bonifica Giorgio Piazza, accompagnato dal Direttore Generale Ing. Grego, ha effettuato una nuova uscita sul territorio per fare il punto delle gravi criticità messe in evidenza dagli ultimi eventi calamitosi che hanno colpito il comprensorio il 10 agosto 2017, quando un fortunale con fortissime raffiche di vento definite “downburst” ha attraversato l’intero Veneto orientale in direzione sud-ovest – nord-est, a partire dal litorale del Cavallino, e il 30 ottobre - 5 novembre 2018, quando il violentissimo vento di scirocco, accompagnato da precipitazioni eccezionali nei comparti montani, oltre ad aver determinato l’abbattimento di interi boschi, ha messo in stato di grave pericolo i territori di pianura lambiti dai fiumi Piave, Livenza e Tagliamento.

Durante l’evento del 30 Ottobre – 05 Novembre 2018, le strutture arginali di difesa dalle acque esterne, fondamentali per impedire l'inondazione di buona parte del comprensorio, dalla Litoranea Veneta ai canali afferenti alla laguna di Caorle, hanno mostrato il completo annullamento del franco di sicurezza, portando ad esempio nell’abitato di Sindacale alla necessità di realizzare saccate di emergenza.

Per questo motivo è stato sviluppato un programma complessivo di adeguamento delle strutture arginali di difesa dalle acque esterne, che prevede sia il rialzo, sia, ove necessario, la diaframmatura per limitare le infiltrazioni. Sono in fase di analisi possibili sinergie con la realizzazione di percorsi ciclabili e linee di fruizione dell’ambiente costiero e lagunare.

Il programma, prevede per il 2019 interventi sull’argine nord del canale Commessera nel bacino Assicurazioni Generali in Comune di Caorle, oggetto della visita odierna, sul Lugugnana Vecchio in Comune diWhatsApp Image 2019 03 18 at 17.06.24 S. Michele al Tagliamento e sul canale Sindacale – Nicesolo in Comune di Concordia Sagittaria.

Poiché i fondi che verranno assegnati dalla Regione riguardano non solo la risoluzione dello stato di emergenza, ma anche all’attuazione di programmi volti al contenimento del “rischio residuo” per il futuro, ad esempio per il Comune di Gruaro, colpito dal fortunale del 10 Agosto 2017, è stata prevista la realizzazione di uno scolmatore di piena a protezione dai ricorrenti allagamenti del centro urbano.

Con riferimento all’evento di Ottobre – Novembre 2018, particolare attenzione è stata dedicata alle aste dei fiumi Piave e Tagliamento, che attraversano il Veneto Orientale con arginature alte anche 8 m rispetto al piano campagna, tant'è vero che durante l’emergenza le principali attenzioni sono state rivolte al controllo delle strutture arginali, per scongiurare la possibilità di tracimazione o rottura, che in un contesto come quello del Veneto Orientale, posto per buona parte al di sotto del livello medio del mare, avrebbe portato a scenari di sommersione di interi paesi. Sul fronte della gestione delle piene per questi grandi fiumi, che necessariamente passa attraverso la progettazione di opere di trattenimento sul medio corso, lavora l’Ente competente: la Regione Veneto.

La possibilità di tracimazione o rottura arginale non è tuttavia l’unico pericolo evidenziato dall’evento: alcuni comparti di S. Michele al Tagliamento sono infatti influenzati dalle dinamiche di piena del fiume, rendendo necessaria l’attivazione di sistemi di smaltimento alternativi quando il livello del Tagliamento si alza oltre la soglia di sicurezza: per questo motivo si rendono necessari potenziamenti dei sistemi di emergenza esistenti, a partire dal potenziamento dell’idrovora di Villanova deWhatsApp Image 2019 03 18 at 16.06.54lla Cartera e dalla sistemazioni di alcuni manufatti nei territori compresi tra il fiume Tagliamento e lo scolmatore Cavrato.

Con la medesima urgenza è previsto per l’anno in corso l’avvio di una campagna di indagini geognostiche e di progettazione per gli ulteriori tratti di arginature, finanziabili negli anni 2020 e 2021, finalizzate ad adeguare l’intero sistema di difesa del Veneto Orientale rispetto ai livelli esterni eccezionali, che nelle prospettive a medio termine devono tener conto non solo della concomitanza tra eventi di piena e sciroccali, ma anche dell’innalzamento del livello medio del mare.

L’importo totale degli interventi più urgenti è di 7 milioni di Euro, e di altrettanti per il 2020 e il 2021, per complessivi 21 milioni.

Per il Presidente Piazza "54 milioni di Euro sono l'obiettivo ottimale per un programma serio di messa in sicurezza del comprensorio, come emerso dalle nostre verifiche sullo stato di conservazione del sistema di opere di bonifica preposte alla difesa idraulica del comprensorio del Veneto Orientale, che è nostro preciso dovere segnalare agli enti superiori, in primis la Regione. Chiaramente si tratta dell'optimum che è comunque modulabile sulla base delle risorse che la Regione ci metterà a disposizione. Inutile dire che cifre di questa portata danno la misura delle minacce che ci troviamo a dover affrontare a causa di eventi climatici sempre più estremizzati."

nelle foto: Az. Agr. Genagricola S.p.A. Ca' Corniani capannone attrezzi e velo-stazione e piste ciclabili in fase di realizzazione.