Pronti a partire progetti per 5,5 milioni di Euro.

 

Come già anticipato giovedì 5 ottobre scorso dal Vicepresidente regionale Gianluca Forcolin nel corso del suo intervento all’Assemblea del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, la Regione Veneto, con la variazione al bilancio preventivo 2017-2019, ha finalmente potuto sbloccare i fondi per il finanziamento dei primi due progetti facenti parte del complesso di quattro interventi che il Consorzio di Bonifica ha predisposto per la sistemazione idraulica del bacino del Cavallino, per un totale di oltre 8.700.000 Euro, che la Regione aveva finanziato fin dal 2011 ma che purtroppo erano incappati nelle maglie del fiscal compact.

“Se potessimo godere del grado di autonomia che come Regione legittimamente chiediamo – osserva Forcolin – non ci troveremmo nella paradossale situazione di avere il bilancio in ordine, i soldi in cassa e di non poterli spendere, perdendo così anni prima di poter realizzare di opere fondamentali per il territorio come quelle del Cavallino”.

I due progetti sbloccati, a firma del Direttore tecnico del Consorzio, Ing. Giulio Pianon, hanno finalità sia di sicurezza idraulica, in particolare per le isole treportine e Punta Sabbioni ancora non sufficientemente integrate nella rete di bonifica e per le quali si calcola di raddoppiare la capacità di deflusso della rete consorziale, che di miglioramento ambientale, con particolare attenzione alla qualità delle acque canali consorziali di tutto il bacino che sconta una grave penalizzazione provocata dalla mancanza di risorse idriche superficiali proprie, essendo circondato da acque salate, compreso il breve tratto di foce Sile sul lato Est.

Il primo intervento, dell’importo di € 2.562.657,58, riguarda lo scarico dei deflussi ordinari della rete di bonifica del bacino Cavallino al di fuori della laguna.

Il secondo, di € 2.978.171,00, è relativo al collegamento irriguo di soccorso per la circolazione di acqua dolce proveniente dal bacino Ca' Gamba nella rete idraulica del bacino Cavallino.

L’idea di fondo è che In una logica consorziale di utilizzo comune delle risorse si sarà in grado di trasferire al Cavallino una portata significativa di acqua dolce, dall’adiacente bacino Ca’ Gamba e ciò consentirà:

-          di arrestare il processo di salinizzazione dei suoli e della falda sub-superficiale conseguente alla pratica di immissione di acqua salata nella rete di bonifica per sostegno della falda e vivificazione della rete di bonifica;

-          di rendere disponibile acqua dolce in maniera sufficientemente diffusa in tutto il bacino per utilizzi irrigui ed altri in cui non è necessaria l’acqua potabile con risparmi sia dei prelievi profondi sia da acquedotto.

-          in subordine e nei periodi di scarso o nullo consumo idrico, di scaricare, mediante sollevamento con le postazioni idrovore esistenti in posizioni a debole ricambio della laguna, in particolare in corrispondenza sul lato Nord delle Isole di Treporti, acqua dolce in grado di contrastare localmente il processo di aumento della salinità delle acque lagunari.

“Siamo riusciti a portare a casa un risultato importante -commenta il Presidente del Consorzio, Giorgio Piazza-  e finalmente potremo dare avvio a lavori che i consorziati del Cavallino hanno atteso per troppo tempo a causa di una situazione purtroppo al di sopra della nostra possibilità di intervento. Ringrazio la Regione e in particolare il Vicepresidente Forcolin per la pazienza con cui ha ascoltato le nostre ragioni in svariate occasioni e per la sensibilità dimostrata per il tema della salvaguardia delle aree costiere. Prova ne sia la sua esplicita richiesta di partecipazione del Consorzio alla neonata Conferenza dei sindaci del Litorale veneto, l’assise pensata per rispondere alle minacce che il mutamento climatico sta portando alle nostre coste, minacce che per essere affrontate richiedono risorse tali da necessitare azioni corali. A tal proposito invito tutti a vedere il video sugli effetti del cambiamento climatico sui litorali dell’Alto Adriatico prodotto dai membri italiani di DELTAMED, l’associazione internazionale impegnata nella salvaguardia delle aree deltizie e lagunari del Mediterraneo, di cui il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale fa parte.”