Atlante: scheda n.16

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AntonVon Zach, Kriegskarte, Vienna, Kriegsarchiv, tavola XV.12 [Azzano]
La pregevole documentazione cartografica qui in esame può considerarsi tra i primi esempi di raffigurazione territoriale realizzati sulla base di accurati rilevamenti trigonometrici. Tale impiego di più raffi nate tecniche di restituzione cartografica si colloca, come è ben noto, all’interno del consolidarsi degli Stati unitari, dove l’affermazione del potere centrale può ritenersi responsabile del superamento della tradizionale cartografia localista a vantaggio di più impegnative realizzazioni a scala nazionale. L’epoca delle guerre napoleoniche, con la sempre più marcata esigenza di una sicura conoscenza dei territori, vide amplificarsi il ruolo delle istituzioni militari nella traduzione cartografica di tali informazioni geografi che. Questi organismi di fatto eclissarono la tradizionale figura del cartografo come “geografo del Re”, al posto del quale subentrò un gruppo, per lo più anonimo, di tecnici con diverse mansioni. A questo proposito si inserisce il problema della scelta di una scala adeguata, che consentisse cioè una esauriente descrizione dei contesti territoriali. Il diffondersi di sempre più efficaci tecniche topografi che rendeva dunque possibile una restituzione dettagliata a grande scala di gran parte delle componenti, sia fi siche che antropiche, che potevano condizionare l’andamento delle operazioni belliche (in questo caso la scala di riferimento è 1:28.800). Il von Zach, responsabile del primo rilievo trigonometrico dell’area veneta, iniziato dopo la pace di Campoformido, era un personaggio di spicco all’interno della  classe dirigente asburgica di quel periodo. Dal 1793 al 1805 operò all’interno dello Stato Maggiore dell’Armata in Italia, dirigendo, a partire dal 1798, l’incorporamento amministrativo delle province venete di nuova acquisizione, curando inoltre il rilevamento topografico del medesimo territorio. Nel luglio del 1798 iniziarono dunque le operazioni geodetiche e di elaborazione topografica, anche se la campagna di guerra del 1799 interruppe la fase di rilevamento sul terreno. Le levate ripresero nel 1801, dopo la riconquista da parte dell’Austria dei territori veneti temporaneamente occupati dai Francesi. Dopo aver concluso le operazioni geodetiche, iniziarono i rilievi topografi ci condotti da diversi gruppi di tecnici militari dell’Ufficio Topografico (Generalquartiermeisterstab) diretti dal von Zach.Tali rilievi vennero eseguiti alla scala 1:28.800 L’impresa si concluse nel 1805 con la stesura di ben 120 fogli, in cui i disegni, realizzati a penna, sono stati efficacemente acquarellati, contribuendo ulteriormente a codificare un linguaggio cromatico che rimarrà pressoché inalterato nella successiva produzione cartografica europea. Bisogna comunque precisare che la tecnica dell’acquerello consegna talvolta esiti cromatici poco omogenei, specialmente nella restituzione dei settori palustri. Alla cartografi a bisogna infine associare adeguate “descrizioni militari” redatte dagli ufficiali responsabili della stesura delle singole mappe, in cui si danno accurate descrizioni del territorio mappato, con particolare riguardo all’idrografi a, i tipi di suoli, la presenza di boschi, di case rurali, bestiami, strade, ponti etc. Nella tavola qui riprodotta si ha una esauriente descrizione del complesso sistema idrografico e delle tipologie dei paesaggi tra la fascia delle risorgive e la bassa pianura, in cui si susseguono diversi assetti dei suoli che rispondono alla complessa genesi evolutiva di una pianura che fin dall’ultimo postglaciale ha risentito del variare delle divagazioni del Tagliamento. Colpisce la notevole estensione di condizioni anfibie dovute alle copiose risorgive connesse ai sistemi di deflusso facenti capo ai fiumi Reghena, Lemene e Lugugnana; non mancano le estensioni boschive (nei pressi di Pramaggiore e lungo le sponde del Lemene). A est di Teglio e di Fratta si nota l’organizzazione della campagna bonificata dai Mocenigo, facente capo all’insediamento di Mulinato ora Alvisopoli, con la canalizzazione rettilinea del Taglio. La grande scala consente una agevole lettura delle orditure degli insediamenti e si può notare facilmente il passaggio dalla tipologia sparsa dei villaggi veneti a un modello che raggruppa le sedi rurali nei nuclei compatti tipici della pianura friulana: in tal senso basti il confronto tra la debole centralità di Cinto, Pramaggiore e Chions posti a occidente del Reghena e le strutture accentrate di Cordovado,  Morsano, Teglio e Fratta. Un aspetto interessante ben restituito dalla mappa è la viabilità terrestre, a cui fa seguito una accurata descrizione militare nel taccuino da campo. In genere “queste vie sono buone solo quando la stagione è secca; di tanto in tanto vengono inondate dallo straripare dei canali, hanno perlopiù terreno fangoso, a sinistra e a destra dei fossati […]. I ponti sono in condizioni piuttosto cattive. L’ampiezza delle vie è da 10 fino a 18 passi. Le colonne potrebbero marciare vicino ad esse solo parzialmente, e solo su tratti molto brevi, poiché quasi ovunque le ostacolerebbero dei fossati, paludi o canali” [Kriegskarte, Descrizioni militari, Pieve di Soligo, Bernardi, 2005, p. 593]. [F.V.]

Anton Von Zach, Kriegskarte, Vienna, Kriegsarchiv, topographical sheet XV.12 [Azzano]
This valuable map can be included among the first examples of graphic representation of a territory on the basis of an exact trigonometrical survey. This use of the most refined techniques of cartographic rendering is related to the consolidation of unitary States, where the success of the central power led to exceed the traditional local cartography in favour of more demanding nationwide works. The age of Napoleonic Wars, as well as the stronger and stronger need to know the regions in a reliable way, increased the role played by military institutions in the cartographic translation of this information. They did overshadow the traditional cartographer’s role, who was not considered any more as the “King’s geographer”; he was replaced by an anonymous group of experts having different tasks. And there was also the problem of choosing an adequate scale, which could provide an exhaustive description of the territorial background. The diffusion of more and more effective topographic techniques provided a detailed description on a large scale for most physical and human components, which could condition the state of warfare (in this case the scale is of 1:28,800). Von Zach was in charge of the first trigonometrical survey ever made in Veneto, which he began after the Treaty of Campo Formio: he held an outstanding position in the Hapsburg ruling class of that time. From 1793 to 1805 he was General Staff officer of the Hapsburg army in Italy, where he run from 1798 the annexation of the newly-won Venetian provinces and surveyed the said areas. In July 1798 the geodetic operations began in order to elaborate this map, although the 1799 campaign interrupted all land survey operations. They were resumed in 1801, after that Austria conquered the Venetian regions that had been temporarily occupied by Frenchmen. Once the geodetic operations were over, it was the turn of topographic surveys, which were carried out by different groups of experts of the Military Topographic Department (Generalquartiermeisterstab) supervised by von Zach. These surveys were made on a 1:28,800 scale. This activity ended up in 1805; they had made 120 topographical sheets, in which the drawing made by a pen had been watercoloured thus contributing to codify a chromatic language that will remain unchanged in the subsequent European maps. However, we must make clear that the watercolour technique sometimes gives inhomogeneous outcomes, above all when it has to depict fens. In the examined topographic sheet we have an exhaustive description of the complex geomorphologic drainage basin and the typologies of landscapes from the line of ground water emergence to the lower plain, where different soils alternated showing the complex evolution of this plain that since the last post-glacial era had been aff ected by the diversions of Tagliamento River. The huge extension of aquatic land is striking: it was due to the numerous ground water emergences fl owing into the drainage basins of Reghena, Lemene and Lugugnana Rivers; there were great woodlands (near Pramaggiore and along Lemene banks). East of Teglio and Fratta we can notice the Mocenigos’ reclaimed estate, surrounding their settlement of Mulinato ora Alvisopoli, and its straight canal, Taglio. The large scale enable an easy understanding of the settlements pattern; we can notice the passage from the typology of scattered Veneto villages to a pattern that gathers all rural settlements in the compact nuclei, typical of Friuli plain: in this sense, just think about the comparison between the weak centralness of Cinto, Pramaggiore and Chions west of Reghena River and the clustered area of Cordovado, Morsano, Teglio and Fratta. Another interesting aspect deals with road network, supplemented by an accurate military description in the camp journal. By and large, “these roads are good only during the dry season; sometimes they are flooded by canals fl owing over their banks, their soil is almost muddy, and are surrounded by ditches (…): Bridges are in rather bad conditions. The roads are 10 – 18 feet wide. Columns could march close to them only sporadically and on short tracts, since almost everywhere they would be impeded by ditches, fens or canals” [Kriegskarte, Descrizioni militari, Pieve di Soligo, Bernardi, 2005, p. 593] [F.V.]

AntonVon Zach, Kriegskarte, Vienna, Kriegsarchiv, mapa XV.12 [Azzano]
Ugledno dokumentacija, ki jo tu obravnavamo, lahko štejemo med prve primerke ozemeljskega upodabljanja, pripravljenega na podlagi temeljitih  trigonometričnih izmer. Tako dejavnost, ki sodi med najbolj prefi njene tehnike kartografske rekonstrukcije, kot je dobro znano, lahko umestimo v okvir utrjevanja enotnih držav, kjer uveljavitev centralne moči lahko pomeni odgovorno preseganje tradicionalne krajevne kartografi je. Prednosti te tehnike so bolj zahtevne kartografske upodobitve v nacionalnem merilu. V času Napoleonovih vojn je bila vedno bolj poudarjena potreba za čimboljše poznavanje ozemelj, kar je zahtevalo okrepitev vloge vojaških institucij pri kartografskem prikazu geografskih informacij. Te zahteve so dejansko zasenčile vlogo tradicionalnega kartografa kot “kraljevega kartografa”, in ga nadomestile s skupino, bolj ali manj neznanih tehnikov z različnimi nalogami. V zvezi s tem je nastalo tudi vprašanje izbire primernega merila, ki bi omogočalo izčrpno predstavitev teritorialnih vsebin. Razširjanje vedno bolj učinkovitih kartografskih tehnik, je omogočalo podrobno rekonstrukcijo v velikem merilu večine ozemeljskih sestavin, bodisi fi zičnih ali človeških, ki so lahko pogojevale potek vojaških operacij (v tem primeru uporabljeno merilo je bilo 1: 28.800). Von Zach, ki je bil odgovoren za pripravo prvega topografskega posnetka beneškega območja, pripravljati so ga pričeli po miru v Campoformiju, je bil vrhunska osebnost znotraj vodilnega razreda habsburške družbe. Od leta 1793 do 1805 je služboval pri Glavnem štabu avstrijske vojske v Italiji, na začetku leta 1798 je vodil upravno pridružitev novo pridobljenih beneških provinc monarhiji in skrbel za topografski posnetek teh pokrajin. Julija 1798 so se pričeli geodetska opravila in topografska obdelava podatkov, čeprav je vojaška kampanja leta 1799 prekinila fazo izmer na terenu. Topografsko merjenje so nadaljevali leta 1802, ko je Avstrija ponovno osvojila beneška ozemlja, ki sojih začasno zasedali Francozi. Ko so zaključili geodetska dela, so pričeli pripravljati topografske posnetke, ki so jih vodile različne skupine  vojaških tehnikov pri Topografskem uradu /(Generalquartiermeisterstab), vodil jih je von Zach. Posnetke so izdelali v merilu 1:28.800. Dejavnost so zaključili leta 1805 in sestavili 120 listov, katerih perorisbe so nato učinkovito pobarvali v akvarelu in dodali v naprej kodifi ciran jezik z barvnimi znaki, ki ga kasnejša evropska kartografska dejavnost spremenila. Potrebno pa je še poudariti, da tehnika v akvarelu včasih povzroči, da so barvni izdelki premalo homogeni, še posebej pri rekonstrukciji močvirnih območij. V mapi, ki je tu predstavljena, se nahaja izčrpen opis celotnega hidrografskega sistema in tipologije pokrajine med pasom z arteškimi studenci in meteco vodo ter nizko nižino, v kateri si sledijo različne ureditve tal, ki ustrezajo vsestranskemu razvoju nižine, ki je od zadnje postglacialne dobe doživljala različne odklone Tilmenta. Na zemljevidu preseneti znatna površina z amfi bijskimi značilnostmi, nastalimi zaradi obilnih arteških studencev, ki so povezani z odtočnimi sistemi, ki predstavljajo izvir rek Reghena, Lemene in Lugugnana; nahajajo se tud gozdnate površine (v okolici Pramaggiore in vzdolž bregov reke Lemene). Vzhodno od Teglia in Frate je opazna pokrajina, ki jo je bonifi ciral Mocenigom, kar je bil začetek naselbine Mulinato tedaj Alvisopoli /Mulinato ora Alvisopoli, ki je imel kanalizacijo premočrtno s Tagliom. Veliko topografsko merilo dovoljuje zanimivo branje zasnov bivališč, z lahkoto lahko opazimo prehod beneškega, razpršenega tipa vasi v model, za katerega so značilne skupine kmečkih naselbinskih sedežev v strnjenih celicah, značilnih za Furlansko nižino – v tej zvezi lahko primerjamo prikaze slabe strnjenosti mest Cinto, Pramaggiore in Chions, ki stojijo vzhodno od reke Reghena in strnjene zgradbe v krajih Cordovado, Morsano, Teglio in Fratta. Zelo zanimiva ureditev, ki jo zemljevid rekonstruira, so kopne poti, o katerih obstaja še natančen vojaški opis zabeležen v terenskih  beležkah; “Na splošno so te poti dobre le v času suše, občasno so poplavljene z razlito vodo iz kanalov, so blatne, na levi in desni so jarki […] Mostovi so v slabem stanju. Širina poti znaša od 10 do 18 korakov, vojaške kolone lahko korakajo poleg njih le delno in še na zelo kratkih odsekih, kajti skoraj povsod jih bodo ovirali jarki, močvirja in kanali” ”[Kriegskarte, Vojaški opisi, Pieve di Soligo, Bernardi, 2005, str. 593]. [F.V.]