Bibione - Portogruaro

Bibione - Portogruaro

 

Mappa del percorso n. 1
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Mappa itinerario n.1Il percorso da Bibione a Portogruaro attraversa aree di recente bonifica anche se i toponimi richiamano presenze lontane dell'uomo in un territorio caratterizzato dall'incrocio tra vie d'acqua e vie di terra.

Idrovora Bevazzana (E=13:00:39,000; N=45:40:06,168)
Dal centro di Bibione per Corso del Sole si raggiunge via Pineda, quindi via Bevazzana, si gira a sinistra per via Litoranea sino all'incrocio con via Quarto Bacino. A sinistra si può vedere l'idrovora Bevazzana (IV bacino). L'idrovora Bevazzana risale al 1926, ha una portata di 7.100 l/s. 

Valle Grande e Vallesina
Il percorso verso l'Idrovora Bevazzana come pure quello verso l'impianto di Baseleghe passa a ridosso di un'area di grande interesse ambientale denominata Valle Grande e Vallesina, vasta 615 ettari con vegetazione selvaggia e intricata.

Idrovora Baseleghe (E=12:58:57,092; N=45:39:23,909)
Da via Bevazzana, si prende via Litoranea sino al Canale Baseleghe si procede quindi a sinistra sino all'idrovora omonima. L'idrovora Baseleghe (III bacino) risale al 1930, ha una portata di 4250 litri al secondo e raccorda alla laguna le terre recentemente ridotte a coltivazione. Prende il nome dallo sbocco a mare omonimo della laguna fra Vallevecchia e Bibione.

Idrovora Prati Nuovi (E=12:57:58,521; N=45:40:15,325)
Proseguendo verso nord si prende via Terzo Bacino, poi via Pradis e, se si intende visitare l'idrovora Prati Nuovi (VII bacino) si gira a sinistra e si torna verso l'Adriatico per lo stradone che porta lo stesso nome. L'idrovora Prati Nuovi in comune di S. Michele al Tagliamento è stata realizzata nel 1935. Ha una portata di 2820 l/s.

Idrovora Pradis (E=12:58:34,417; N=45:42:54,607)
Si torna in via Pradis e si giunge all'omonima idrovora. L'idrovora Pradis (V bacino) si collega agli interventi di bonifica realizzati nella prima metà del secolo XX . E' stata costruita nel 1943 ed ha una portata di 1.800 l/s.

Idrovora San Giorgio (E=12:58:50,229; N=45:43:28,334)
Si torna sulla via Pradis che, dopo un lungo rettilineo volta a sinistra e supera un canale. Siamo in prossimità dell'idrovora San Giorgio (I bacino). L'idrovora è stata realizzata, come si rileva pure dalla struttura dell'edificio, nell'ambito degli interventi di bonifica avvenuti verso il 1930. L'idrovora ha una portata di 4.400 l/s ed è totalmente automatizzata.

Lugugnana
Si prosegue per via Pradis sino all'incrocio con via Musili che confluisce in via Marango. Si percorre questa strada e la consecutiva via Fausta sino al centro di Lugugnana. Lugugnana rappresentava nel Medioevo un centro di rilievo e nel suo territorio esistevano antiche chiese dedicate a S. Leonardo e a S. Bartolomeo. Poi le paludi hanno allontanato uomini e coltivazioni. Solo con le recenti bonifiche il territorio è stato ripopolato ed attualmente Lugugnana è sede parrocchiale. La chiesa conserva interessanti opere d'arte moderna ed un paliotto d'altare cinquecentesco.

Idrovora Villa (E=12:56:55,133; N=45:41:11,177)
Da Lugugnana si prende per via Marina, si passa per il piccolo centro di Marina e si procede per via Brussa, si transita per la località Castello di Brussa e lungo lo stradone si può sostare presso l'impianto idrovoro Villa. I lavori del bacino Villa (sup. 3.253 ha) in comune di Caorle e dell'idrovora furono realizzati su progetto dell'Ing. De Götzen nel 1925. La portata dell'idrovora è di 14.000 l/s.

Idrovora Valle Vecchia (E=12:57:04,551; N=45:38:18,821) 
Procedendo per via Brussa si raggiunge il canale Cavanella e Valle Vecchia. Sulla sinistra si nota l'idrovora Valle Vecchia. Realizzata nel 1964 su progetto dell'Ing. Mortillaro per lo scolo del bacino Valle Vecchia -Dossetto di complessivi ha 673. ha una portata di 3.100 l/s.

Valle Vecchia
Valle Vecchia merita una sosta per i molteplici punti di interesse naturalistico oltre che per la presenza dei Casoni.

Idrovora Brussa (E=12:57:58,521; N=45:40:15,325)
Nel ritorno da Valle Vecchia, prima di giungere alla località Brussa, sulla sinistra si notano alcuni edifici agricoli e l'idrovora Brussa. Il bacino Brussa ha una superficie di 1.150 ha Il prosciugamento del territorio è stato realizzato nel 1932, epoca alla quale risale il primo impianto idrovoro successivamente modificato e potenziato. L'idrovora ha una portata di 3.500 l/s.

Brussa
Si riprende via Brussa e si transita in prossimità del piccolo ma importante abitato di Brussa. 
Il piccolo centro di Castello di Brussa comprende una struttura di direzione aziendale e la chiesa. Questa venne costruita nel 1939 e dedicata a S. Antonio Abate. Successivamente, nel 1961 come titolare della chiesa e della parrocchia fu scelto S. Bartolomeo, a ricordo di una antica pieve o centro monastico situato nelle vicinanze del quale non rimane traccia.

Idrovora Ramiscello (E=12:54:48,290; N=45:39:29,833)
Da Brussa si torna sullo stradone per Castello Brussa, si prende quindi la prima via a sinistra che conduce all'idrovora Ramiscello del bacino omonimo Ramiscello Rottole di 127 ha . Il primo intervento di bonifica risale al 1932. Il successivo progetto di sistemazione del bacino del 1954 è opera dell'Ing. Diego Mortillaro. Ha una portata di 1.800 l/s.

Cippo Storico
Dall'idrovora Ramiscello tornando in via Brussa o risalendo per gli stradoni che costeggiano Valle Perera, la proprietà del Conte Marcello, si giunge a Villaviera, area di grande interesse storico come risulta da antiche mappe e dal vicino "cippo storico" che si incontra lungo la strada da Villaviera a Serrai.

Torresella, Villanova S. Margherita
Dal Cippo storico salendo verso nord si incontrano alcuni centri legati a pionieristiche iniziative di bonifica ed industrializzazione a cura delle famiglie Stucky e Marzotto: Torresella, Villanova S. Margherita, Vado, Villanova S. Antonio.

Borgo di Villanova
A poche centinaia di metri da Villanova S. Margherita si incontra Borgo di Villanova S. Antonio ove si conserva la quercia secolare.

Portogruaro
Si giunge quindi a Portogruaro. E' il maggior centro tra Livenza e Tagliamento ed è conosciuta come "città del Lemene". Le origini risalgono al secolo XII. Il centro storico con i portici e gli eleganti palazzi evidenziano un ruolo importante nell'economia e nella politica veneziana. Importante per la vita culturale ed artistica, soprattutto per la notevole tradizione musicale.